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3° Terres Monviso Outdoor Festival – TMOF 2024
15 – 17 marzo

Alla terza edizione di questo festival il tema è Alpine Refuge: un’occasione per confrontarsi su gestione dei rifugi e attrezzature innovative, manutenzione sentieri, lavoro nelle strutture alpine. AGRAP è stata invitata a partecipare e ad organizzare e proporre temi di discussione e tavoli di confronto. La tre giorni si chiude con oltre 10.000 visitatori per 48 stand, decine di proposte organizzate, e 952 studenti partecipanti alla giornata di apertura di Didattiland.
Nella prima giornata dedicata alle scuole si è voluto proporre insieme all’associazione Cantieri d’Alta Quota ed il suo presidente, Luca Gibello, La Storia del Rifugio Alpino: incontro che ha documentato l’evolversi del rifugio da ricovero d’emergenza di metà ‘800 fino alle moderne strutture di oggi giorno, le diverse metodologie di costruzione e le diverse ideologie di realizzazione. Alla sera con l’incontro Sentiero Italia CAI si è discusso, insieme al CAI Piemonte, di che cos’è un itinerario pluri giornaliero e qual è il tipo di frequentatore. Ci si è quindi soffermati sul concetto di turismo lento e sostenibilità. Alla parola sostenibilità è stato abbinato il significato di rispetto e di limite con una serie di ipotesi di scenari nel futuro imminente per individuare possibili strategie innovative e vincenti da qui al 2030.

La sostenibilità è poi stata nuovamente protagonista nel tavolo di sabato pomeriggio Il futuro dei rifugi, che ha visto la partecipazione del S.A.S.P., di UNCEM Piemonte, Area Protetta Alpi Marittime e CAI Piemonte. Purtroppo, causa la scarsa affluenza, il tavolo è risultato una discussione “intima” tra i vari partecipanti, senza pjubblico, dove non si sono toccati tutti i temi previsti ma ci si è concentrati sul tema sostenibilità e dove UNCEM si è dichiarata disponibile a portare avanti la questione in campo politico se, come si è parlato, si vuole affrontare la questione in modo esemplare e significativo. Alla sera infine, a cornice del documentario “L’incanto del Rifugio. Piccolo elogio della notte in montagna” con commento del regista, Andrea Azzetti, ed Enrico Camanni, nuovo intervento di AGRAP a puntualizzare la figura del rifugista e le problematiche di questa professione
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Il Festival è sicuramente incentrato più sulle diverse attività outdoor piuttosto che sui vari incontri tematici, quindi se bisogna tirare un bilancio questo non è propriamente positivo; le aspettative erano altre. Tuttavia è stata un’occasione per AGRAP di confrontarsi con un pubblico, teoricamente frequentatore anche della montagna. La considerazione che deve far riflettere noi gestori è che la nostra professione è ancora avvolta prevalentemente da un’aureola di romanticismo che nulla ha a che fare con la nostra realtà. Siamo nel XXI secolo, e come da allestimento del nostro stand, il rifugista deve saper fare di tutto ed è comunque un imprenditore turistico al pari di tanti altri. Sarebbe il caso che anche il CAI si adeguasse ai tempi, visto che sempre nell’immaginario della gente, la montagna è CAI, ormai fatto non più vero ma sconosciuto a tutti.
AGRAP, in questa 3 giorni, ha ribadito più e più volte al pubblico e al CAI che i rifugi sono imprese “energivore” e “idrovore” in un ambiente che è lo stesso dove sono sorti più di un secolo fa e dove le risorse naturali restano le stesse, se non diminuiscono (si veda la questione idrica), pertanto l’aumento della capienza dei rifugi, rispetto alle origini, e l’aumento della frequentazione sono elementi che alla fine incideranno sull’evolversi dei rifugi e dei servizi erogabili …. che lo si voglia o meno, compensare con rifornimenti di acqua o con gruppi elettrogeni non è una soluzione sostenibile, se vogliamo seguire l’agenda 2030 e dopo quella 2050. In una montagna, priva di simbolo CAI, che dovrebbe vedere tutti impegnati per la sua preservazione, AGRAP si aspetta che anche il CAI inizi ad impegnarsi con scelte concrete e non solo con le parole.
Forse più occasioni di questo genere aiuterebbero la nostra causa, anche se richiedono impegno e sacrificio, con l’occasione ringraziamo di cuore tutti i soci che hanno partecipato in questa 3 giorni al presidio dello stand per la loro disponibilità.